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Francesco
Ala Città di Velluto

Vuoi respirare un’atmosfera particolare dal sapore antico? Suggestive piazzette, palazzi nobiliari, vicoli e cortili sapranno darti le giuste emozioni frutto di un fascino da notte dei tempi.

Non perderla di visita e non perdere il nostro post di approfondimento!

Ala, dai romani al barocco

Di antica fondazione per la sua posizione strategica lungo le più importanti vie di comunicazione tra sud Europa e paesi nordeuropei, venne probabilmente fondata dai Romani come stazione di posta per il cambio dei cavalli. Qualche storico fa derivare il nome stesso della città proprio da un”ala” dell’esercito romano che qui era stanziata.

Il medioevo vede un piccolo borgo svilupparsi mano a mano distinto tra una parte alta più antica sorta attorno al castrum romano, Villalta, e una parte bassa, Villa Nova, che vedeva protagonista la vita economica quotidiana degli abitanti. Con il Quattrocento la zona dei quattro vicariati passa sotto la dominazione della Serenissima ma è solo con i primi decenni del Cinquecento, in seguito alla disfatta veneziana sotto Castel Beseno nel 1487, che prende avvio la dominazione austriaca e la successiva accelerazione nello sviluppo economico della città.

Mentre nella vicina Rovereto l’industria serica vedeva un periodo di grande floridezza, nella città di Ala, nel XVII e XVIII secolo, si sviluppava la magnificenza dell’industria del velluto di seta. La tradizione narra di due profughi genovesi giunti nella Vallagarina a metà del Seicento per esercitare la professione di tessitori di velluto, arte di cui erano abili maestri. Di lì a breve sorse la prima fabbrica di velluti dando il via  alla stagione di grande benessere grazie alla seta, alla bachicoltura e ai meravigliosi velluti. La cronaca del tempo parla di ben otto filatoi, tre tintorie, molini, fucine e folloni. Il solo provare ad immaginare quanto dovesse brulicare di vita ed operosità renderà la visita di questi posti ancora più ricca ed interessante!

In parallelo, la città diveniva fulcro di significative proposte culturali e luogo di passaggio e sosta dei più illustri personaggi dell’epoca, da imperatori a musicisti, letterati e condottieri. Solo per citarne alcuni, soggiornarono in citta’ Napoleone I, Wolfgang Amadeus Mozart, lo zar Nicola I, gli imperatori Carlo V e Francesco I.

Con l’Ottocento la crisi dell’industria serica metterà in crisi tutto ciò che per due secoli aveva reso questa cittadina una brillante protagonista dell’artigianato e del commercio europeo. Cosa rimane di questo elegante passato? Testimonianze di questa storia preziosa sono i mirabili palazzi del centro storico. Citiamo, ad esempio, Palazzo de Pizzini, Palazzo Angelini, Palazzo Malfatti (ora Scherer), Palazzi Gresta e Taddei.

Cosa non perdere nei dintorni…

In posizione dominante sul centro storico, puoi scorgere la Chiesa Parrocchiale di Santa Maria Assunta, di origini antichissime. A nord della città, lungo il percorso che costeggia l’antica “strada romana”, si erge maestoso il santuario di San Valentino, antico luogo di culto. A pochi chilometri da Ala, lungo la strada statale che porta verso Verona, trovi l’antica chiesa romanica di San Pietro in Bosco.

Eventi e Manifestazioni

La riscoperta e la rievocazione degli antichi fasti del Settecento prendono vita durante tutte le estati con la meravigliosa manifestazione “Ala Città di Velluto“. Per informazioni su eventi e programma: www.cittadivelluto.it.

Se invece sei di passaggio durante il periodo magico del Natale il consiglio è di non perderti i suggestivi Mercatini di Natale nei Palazzi Barocchi.

 

credits Photo Gabriele Cavagna-Palazzo Taddei