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Francesco
Lago Santo

Situato in Val di Cembra a 5 chilometri dal borgo di Cembra stesso, il Lago Santo è un incantevole specchio lacustre a circa 1.200 metri s.l.m. La sua antica formazione è legata al periodo delle glaciazioni quando le immense lingue di ghiaccio plasmarono la maggior parte del territorio del Trentino. Quest’area geologica presenta il porfido come tipologia di roccia prevalente. Gli antichi ghiacciai modellarono questa conca dandole l’attuale formazione poi occupata dall’acqua che, grazie al porfido, assume una particolare trasparenza. Il suo nome particolare deriva da un’antica leggenda popolare.

Come mai si chiama Lago Santo? Per conoscere l’antica leggenda e altre curiosità non perdere la lettura del post.

Saghe e leggende trentine: origine del Lago Santo nella tradizione popolare

Come facilmente si può immaginare, un lago pittoresco suscita sempre saghe, leggende e storie di miti che affondano l’origine nella notte dei tempi.

La leggenda del Lago Santo narra che un tempo, proprio nel luogo dove si trova il lago, vi fosse un terreno oggetto di aspri litigi tra gli eredi. Ad un certo punto, uno di essi, preso dall’esasperazione, auspicò che diventasse, al posto del bel campo, un laghetto di montagna. All’improvviso l’acqua cominciò a sgorgare copiosa dal sottosuolo, arrivando a minacciare anche il vicino villaggio di Cembra. Gli abitanti, impauriti e preoccupati, si recarono in processione fino al laghetto. Il parroco, con lo scopo di bloccare il fuoriuscire dell’acqua, gettò l’anello della Madonna.  L’acqua si fermò e, da quel giorno, la tradizione vuole che il lago sia divenuto “Santo”.

Tips and Tricks: Alfred Dürer lungo la Val di Cembra

Nel Quattrocento un giovane artista tedesco, Alfred Dürer, nel corso del suo primo viaggio italiano, rimase estasiato dai bellissimi paesaggi alpini. Intorno al 1405, uno dei soggetti dei suoi acquerelli divenne proprio il Lago Santo. Aveva da poco lasciato Normberga e la moglie al richiamo delle bellezze dell’Italia e alla ricerca di tracce di antichità lontane. Viaggiava al seguito di un gruppo di mercanti che erano abituati a percorrere strade battute e sicure. Aveva valicato il passo del Brennero e, all’altezza di Egna, a causa di un’esondazione del fiume Adige, dovette utilizzare la via alternativa che percorreva la Valle di Cembra. Fu l’occasione per visitare Segonzano e le famose piramodi, il lago Santo e i colori caldi e tenui della valle da cui nacquero splendidi acquerelli che ancora oggi possiamo ammirare.

Il bellissimo laghetto è, quindi, un ottimo punto di partenza per escursioni lungo il Dürerweg e il Sentiero Europeo E5.